Una giornata particolare - Taranto Trasgressiva

Una giornata particolare - Taranto Trasgressiva

(Premetto che a molti di voi maschietti, questo racconto non piacerà, ma leggendo i vostri in questo sito, ce ne sono molti legati a rapporti fra lo stesso sesso tra uomini, ho voluto scrivere questo invece fra donne, una fantasia e un sogno di un rapporto saffico,
E' stato molto difficile per me trascrivere le emozioni e i sentimenti che si prova durante un rapporto di questo tipo, non limitandomi alla sola azione di farlo, per cui lo dedico alle lettrici che potranno capirlo di più. Buona Lettura).

Divido con altre amiche un piccolo appartamento in affitto, non molto lontano dalla facoltà di medicina dove studiamo, lo abbiamo preso perché fare i pendolari era molto dispendioso e in treno per arrivarci, molto spesso arrivava in ritardo.
L'appartamento è molto carino, un bagno , una cucina piccola ma fornita, e una stanza molto grande che l'abbiamo trasformata nella nostra camera da letto, più che un appartamento era un mini, ma il proprietario che ce lo affittò ce lo fece pagare come un appartamento tra le molte inserzioni sui giornali della zona , questo era il più conveniente fra tutti quelli cercati, anche se ci imbrogliava ci andava bene lo stesso.
La sola stanza da letto l'abbiamo sistemata tutta con letti singoli e ogni sera ci raccontavamo le nostre avventure con i vari fidanzati,tra i vari racconti notai che una non diceva mai niente su nessuna esperienza e ogni volta che le dicevamo di raccontare qualcosa si girava dall'altra parte ignorandoci tutte, era molto bella, bionda e con i capelli lunghissimi , quando se li scioglieva gli arrivavano al sedere e aveva un corpo esile ma ben fatto, andava sempre a letto con il pigiama e anche quando faceva la doccia usciva sempre coperta dalla testa ai piedi era timidissima, al contrario di noi che giravamo tutte nude e dormivamo anche così, eravamo tra ragazze non c'era bisogno di vergognarsi a quel modo, nutrii una certa affettuosità e m'immaginavo com'era nella sua intimità il ricciolo del suo pelo tra le cosce, me lo immaginavo morbido come un coniglietto di peluche, provavo per lei una sensazione strana.
Si alzava presto alla mattina e ci svegliava, non usciva dall'appartamento finché non eravamo tutte fuori.
Era una buona amica se non c'era lei dormivamo fino a pomeriggio inoltrato.
Ero sempre l'ultima ad essere svegliata e mi lasciava sempre quei due minuti in più delle altre, notai che le altre compagne di stanza le svegliava muovendo il letto e chiamandole per nome, a me invece mi accarezzava e mi sussurrava all'orecchio di svegliarmi una volta ho sentito le sue labbra sulle mie guance, e non mi disturbò, anzi ne fui felice che lo abbia fatto.
Il suo modo di svegliarci ormai lo conoscevamo tutte,Le mie compagne sapevano che nutriva un certo interesse per me e le vedevo che si parlavano tra di loro e si bisbigliavano guardandomi, ma non ridevano, quindi non stavano parlando male,pensai, ho sentito una che gli diceva:
"Provaci coraggio".
La stavano incoraggiando a farmi qualcosa di più che il semplice bacino della sveglia, io mi incuriosii della cosa ma nei giorni seguenti non era diverso da ieri.
Finché una mattina sentivo che chiamava le altre per la solita sveglia, aspettavo il suo bacino della sveglia ma non lo fece, mi lasciava li a dormire, ero sorpresa ma anche curiosa e aspettavo la sua sveglia su di me, dopo un poco di rumore sentivo la porta chiudersi e un silenzio in tutta la stanza, nessun suono nessun passo mi avevano lasciato sola sul letto e non mi svegliarono, con il silenzio chiusi gli occhi e ripresi a dormire dimenticandomi che quel giorno avevo un'interrogazione.
Mi svegliai verso le undici quando la mia compagna di stanza apri le tende e faceva entrare il sole , da un lato che ero mi rigirai il cuscino sopra la testa e dicevo:
"Dai ancora 10 minuti"
Facendolo mi scoprii dalle lenzuola che caddero a terra,rimasi ferma non cercai di nascondermi riprendendole , restai immobile volevo sentire gli occhi su di me come quella volta che mi spiavano dal buco della serratura e che mi piaceva quella nota di trasgressione, ero tutta nuda come era il mio solito, con il corpo girata verso le lenzuola di sotto e con una gamba piegata rispetto all'altra, il mio sederino sodo faceva capolino alla mia voglia che cominciava a bagnarsi.
Sentivo i suoi passi leggeri che si avvicinavano al letto e un piccolo soffio del suo respiro mi accarezzo il viso, aspettavo il suo bacio mattutino.
Si sedette accanto a me e mi mise le mani sui piedi e venne su dopo i polpacci girò le mani verso l'interno coscia e arrivò all'inguine con una carezza lunga e sensuale.
Con la testa sotto il cuscino e girata a pancia in giù sentivo le mani di lei che mi accarezzava, cominciavano dai piedi sempre più su ed era arrivata all'inguine, cercai di restare immobile ma il mio respiro mi tradiva, ansimavo profondamente e volevo vivere di quest'esperienza , così mi lasciai andare, la sue mani arrivavano all'inguine e per istinto aprii le gambe sempre di più, le piccole labbra si aprivano insieme alle gambe e mi sembrava che più le aprivo tanto più facevano loro, con la sua mano arrivo al culetto e dal solco fece scivolare le dita sulla fonte della passione, alcune entravano violando il pertugio ormai aperto e oliato del mio umore;
quelle rimaste roteavano sul bottoncino del piacere, a stento riuscivo a trattenermi dal sussultare ogni volta che me lo toccava.
Le trasse fuori, lentamente a ritroso, colavo abbondantemente da quel contatto così dolce e proseguì la sua corsa verso l'alto, mi accarezzava le natiche le sentivo una di qua e una di la, poi sui fianchi e sulla colonna vertebrale un brivido piacevole mi assalì e poi arrivo alle spalle e al collo che lo baciò teneramente, la testa era ancora sotto al cuscino e il battito del cuore era fortissimo il mio respiro affannoso, non c'erano dubbi che quel contatto mi piaceva, mi girai a pancia in su sempre con la testa sotto il cuscino che trattenevo con le braccia incrociate, era una nuova sensazione sentivo le mani che mi accarezzavano e non vedevo nessuno, anche se aprivo gli occhi il cuscino sopra non mi faceva vedere nient'altro che il buio.
Ora fece il percorso a ritroso lentamente dal collo arrivò al seno che mi accarezzò partendo dall'alto e giro le mani a prenderlo a coppa, con due dita sentii che mi strizzava i capezzoli li sentivo turgidi e poi sentii una lingua che roteava su di essi e li succhiava come un neonato alla sua mamma, una sensazione nuova travolgente che mi fece avere il primo orgasmo della giornata.
Proseguì il suo percorso con la lingua e arrivò all'ombelico, le sue mani si soffermavano sul seno e dopo una strizzata molto forte ai capezzoli che sentii un male piacevole proseguirono verso i fianchi, intanto la sua lingua lo leccava dandomi piccoli colpi al suo interno e ci roteava dentro, ogni volta che roteava la lingua un'emozione mi partiva dalla pancia alla fica, sembrava che fossero in contatto tra di loro e proseguì la sua corsa, mancava davvero poco ad arrivare, fremevo e l'aspettavo ansiosamente, grondavo di piacere pregustando la sensazione di averla dentro di me e finalmente la sentii, la sua lingua su di me OHHHHHHHHHH un suono liberatorio mi usci dalla bocca soffocata dal cuscino che nel frattempo mi ero messa a morderlo dal piacere, alzai il bacino affinché potesse bere direttamente dalla fonte, uno due tre orgasmi uno dietro l'altro mi inebriavano di piacere, non ce la facevo più dal contorcermi sotto i colpi di lingua di lei che continuava senza sosta a leccarmi.
Mi levai con forza il cuscino dal viso e lo scaraventai lontano, aprii gli occhi e la vidi, era di fronte a me distesa e con la faccia immersa in me che mi leccava, dandomi colpi di lingua che sembravano inarrestabili.
La tirai verso di me con forza, tirandola per le mani che erano appoggiate sui miei fianchi e cominciai a baciarla con la lingua , altra sensazione intensa non avevo mai baciato una donna e lei era la prima ,avevo chiuso gli occhi senza saperlo in tutte le cose piacevoli chiudevo gli occhi e lei aveva il suo solito pigiama.
che con forza quasi a strapparglielo gli aprii la camicetta, il suo seno meraviglioso mi saltava agli occhi, era bello sodo e di un color rosa chiaro con i capezzoli all'insù che chiedevano di essere succhiati , mi accostai a loro e a piccoli colpi li toccai tintillandoli con la lingua finché non fui sopra e li succhiai avidamente anch'io come fece lei con me, che sensazione strana baciarli e succhiarli , vedevo la sua testa andare all'indietro quando lo feci e i suoi capelli lunghi e biondi si distesero su tutto il suo corpo poi guardandomi prese il mio viso tra le mani e ricominciò a baciarmi più intensamente di prima era così dolce baciarla che non volevo più staccarmi da lei, poi gli abbassai di colpo i pantaloni sotto era senza niente non aveva le mutandine, tanto meglio pensai e ci rotolammo subito dopo nel letto, sentire un'altro corpo nudo che si strusciava con il mio mi fece avere un'altro orgasmo, ma quante sensazioni nuove che stavo ricevendo e imparando pensai, in una frazione di secondi, perché mi stavo arricchendo di altre sensazioni più intense, minuto per minuto, lei si girò su se stessa, mettendosi in posizione contraria alla mia con la sua fica all'altezza del mio viso e lei era sulla mia che già aveva ricominciato con la sua lingua a baciarmi, chiusi gli occhi dal godimento e quando li aprii vidi la sua intimità finalmente.
Da giorni ci avevo fantasticato di com'era ed adesso era qui davanti a me tutta mia ed era rasata come la mia, non mi ero accorta prima levandogli i pantaloni del pigiama perché mi prese su di se e ci rotolammo nel letto e gli dissi:
"Pensavo che avessi il pelo" e lei di rimando:
"Ho visto la tua e me la sono rasata anch'io".
Ero felice di quel gesto per me, sembravamo due bambine cosi, nude senza un pelino, così allungai la lingua all'insù e andai sulla fessura spingendola dentro, la ritirai e il sapore che assaggiai per la prima volta, aveva un gusto strano ma che evidentemente aveva qualcosa di afrodisiaco , perché la voglia di leccarla era diventata un'ossessione.
Anche la mia dev'essere così buona perché lei non finisce di leccarla ,ad un certo punto, sentii che mi mise due dita dentro e le scuoteva al suo interno e il palmo della mano similmente verso il clitoride che continuava a succhiare e leccare le mie gambe incominciarono a tremare la mia fica pulsava e cercavo di espellere qualcosa che avevo dentro ma non voleva uscire,la mia mente non percepiva nessun pensiero , i rumori della stanza, lei che mi baciava, la scuola , il mondo intorno a me era tutto scomparso svanito finché lei levo le dita e... ci riuscii, chiudendo gli occhi, un getto mi usci da lì sotto in un orgasmo intenso, simile ad una fontana,gridavo e mi contorcevo, mi sentii svuotare e gli inondai il viso e le gambe tremavano volevo chiuderle, ma restavano aperte e il flusso non si arrestava, gridai e respiravo affannosamente mi sembrava di aver fatto una corsa ed ero senza fiato, ero in un'altro mondo, e lei continuava di nuovo in questo movimento, leccata, due dita, roteamento interno e aspettava che rivenissi in un altro orgasmo copioso, mi sentivo svuotare, l'orgasmo era così intenso che cercavo con le mani di chiudere il mio godimento che era più intenso che mai , e pensavo ai miei giocattolini rimasti a casa nascosti in un cassetto con quelli sicuramente lo avrei bloccato e la voglia si fece più incalzante che ero fuori di testa , mi sentivo devastata, tremavo, ma la voglia non si arrestava, volevo godere di più, volevo essere penetrata da qualcosa anche su per il culetto da quanto ero infuocata da quella situazione, ero malata di sesso.
Ma ogni volta che provavo, quell'azione veniva interrotta con la mia faccia sulla sua fica e rimpiombavo indietro, dovevo fare qualcosa , non potevo lasciar correre.
Allungai le braccia, gli presi il culetto da sopra e con forza lo attirai a me, che lei apri le gambe dalla forza che ci mettevo finché la sua fica non si sedette, letteralmente sulla mia faccia e incominciai a leccarla anch'io intensamente, lei alzo il viso e si inarcò e così smise di leccarmela per un po' ma ricominciò subito dopo succhiandomi il clito ancora più forte di prima e allora leccai ancora più intensamente, succhiavo , leccavo penetravo la lingua dentro di lei tutt'intorno fuori dentro ai lati e per darmi forza muovevo la testa ritmicamente ai lati come se ci dovessi entrare, respiravo con il naso che si appoggiava sul suo culetto e continuavo così, mi liberai una mano e misi le dita a forma di cono, ma non due dita come fece lei su di me e continuava a farlo, ma tutte cinque unite al centro formando un cuneo e l'altro braccio continuava a tenerla ferma verso di me.
Cercavo di entrargli dentro, lei si gongolava si gemeva si contorceva e lei mi gridava no no no fermati e poi si e poi no, la sua indecisione mi dava più forza e cercavo di andare in profondità ,con la mano la girai e rigirai per aprire un varco, ritraevo la mano la leccavo tutt'intorno pulendola e lasciando abbondante saliva e ricominciavo, mi stavo facendo strada con la mano dentro di lei e più la incuneavo, più si contorceva e mugolava AHHHHH OHHHHH MMMMHHHH e mentre lo facevo gli leccavo il clito, andava su e giù con il bacino avanti e indietro, non so se si voleva liberare o la voleva più dentro,chiusi gli occhi e mi feci più forza.
La sua lingua su di me continuava a leccarmi non mi dava tregua.
Lei mugolava e gridava di continuo muovendo i fianchi circolarmente, finché sentii la mia mano avvolta da un calore strano, intenso, mentre la spingevo dentro, aprii gli occhi e vidi la mia mano che non c'era più, era tutta dentro, ero arrivata al polso ormai, mi prese un colpo e la tirai fuori di slancio come il tappo da una bottiglia di vino, mi sembrava anche di averne sentito il suono caratteristico; fece un sobbalzo che si libero dalla presa del mio braccio su di lei e si mise a carponi il suo culetto era più alto rispetto alla testa e la cavità che lasciai dalla mia mano era enorme ,aiutandomi con le mani cercai di stringerla ai lati, dovevo ripararla in qualche modo, ma invano, appena mollai la presa la vidi prima pulsare come se avesse qualcosa al suo interno e come me se ne volesse liberare, lei si alzo un poco con il bacino rimpiombando giù sulla mia faccia che quasi mi soffocava, poi si sollevò un poco prese le mie mani incrociando le mie dita con le sue e si distese andando in avanti con il suo corpo le sue gambe mi presero i fianchi sotto di me,con la sua azione mi attirò verso di se inarcando la schiena e i suoi piedi mi fecero da schienale, vedevo il suo culetto che sobbalzava e la fica sotto di esso che pulsava la vedevo aprirsi e chiudersi come la bocca di un pesce fuor d'acqua, chiusi in tempo gli occhi che un getto simile all'acqua usci da lì, stava avendo un orgasmo simile al mio che mi inondò il viso, sembrava che non finisse mai, ricevetti tutta la sua voluttà sul viso e sul seno, mi inondò come una doccia calda del suo piacere su di me, e non potevo sottrarmi perché mi aveva fatta prigioniera, non mi restò altro che subire tutto il suo interminabile orgasmo, finché la sentii sussultare sopra di me, sbuffare e gridare HHHHHAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH e si accasciò di colpo, immobile liberandomi dai suoi legami, io rimpiombai indietro stanca e appagata, fradicia del suo amore.
Aspettai due minuti ma non si muoveva più,
ODDIO E' MORTA pensai,
mi alzai in piedi in tutta fretta e cercai di capire se il cuore pulsava ancora ,
SIIIIII è ancora viva, è solo svenuta, gli diedi due tre colpetti sulle guance, lei apri gli occhi e mi sorrise , gli sorrisi anch'io e sussurrando mi disse:
"Grazie", ed io:
"Di cosa? è piaciuto anche a me" .
Mi abbassai e gli diedi un bacino sulle labbra e andai a farmi una doccia ,quando uscii, lei non c'era più.

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31/08/2015 21:54

Mister82

Ciao Anna , bel racconto , se è solo un sogno cosa aspetti non c'è niente di più bello che realizzarlo

07/09/2015 22:14

Camillo 2

Lory, domandalo a fede; Lui e Giorgione li troverai di certo e ovviamente dalla parte DEI PASSIVI. Ahahahah!!!

07/09/2015 02:06

Lory

ciao qualcuno mi sa dire se c'è un gloryhole a Milano? grazie

02/09/2015 19:53

Camillo 2

GENTE GENTE, è proprio di oggi l'invito di Vittorio Sgarbi per indire a Venezia il " GNOCCA DAY " Leggete anche on line l'articolo di Sgarbi sul Corriere della sera. Lascio a lui la parola. EVVIVA VITTORIO SGARBI, MARIO ADINOLFI, LUIGI BRUGNARO gente che giustamente si oppone all'ARROGANZA DEI CULATTONI, è ora di farla finita. Evviva dunque il " GNOCCA DAY "

01/09/2015 22:10

Camillo 2

Scusami Anna, ma posto qui il mio SLOGAN ANTICULATTA, che recita : TUTTI I CULATTONI SONO DEI MALATI Parola di Camillo 2, che : BATTE - FORTE - SEMPRE - Ahahahahah!!!

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