• Pubblicata il
  • Autore: Alessia
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Una delle mie prime volte (La prima bevuta) - Taranto Trasgressiva

Ciao a tutti e a tutte ,io sono Alessia, chi ha seguito la mia precedente storia sa che sono una giovane donna che da due anni sono stata iniziata all’ anal , pratica che da molto tempo aspettavo di provare ma che ho scoperto solo due anni fa grazie alla mia amica Bruna.
Dopo quell’ incontro dove Bruna usò su di me il giocattolo che mi aveva donato in occasione del mio compleanno, passarono circa tre settimane prima che la mia amica si facesse viva.
Durante tutto il tempo trascorso avrei voluto chiamarla ma provavo vergogna ,ero imbarazzata anche se sapevo che in fondo l’idea del regalo era stata la sua. Ma forse anche lei non mi stava chiamando per lo stesso motivo, sino ad allora non eravamo mai state così tanto tempo senza sentirci o vederci per un aperitivo , cominciavo a pensate che nel nostro rapporto si fosse rotto qualcosa (oltre il mio didietro ).
Finalmente un giorno sentii suonare il mio cellulare e quando lessi il suo nome fui felicissima ma anche molto nervosa, prima di rispondere respirai profondamente e cercai di dire a me stessa di mantenere la calma ,anche se il cuore mi batteva a mille, comunque risposi e subito sentii bruna rimproverarmi (scherzosamente) per il mio lungo silenzio.- allora tirchiaccia aspetti sempre che sia io a chiamare ?......
Beh fortunatamente era la Bruna di sempre………. Mi sentii sollevata e le risposi che l’avrei chiamata la sera stessa all’ora di cena, dopo i soliti convenevoli e le solite domande, bruna mi chiese se ero in casa ,perché era in anticipo ad un’ appuntamento che aveva in zona, le dissi che l’avrei aspettata e che non mi disturbava.
Passarono circa dieci minuti e suonò il citofono andai alla porta e quando ci vedemmo ci abbracciammo come accadeva tutte le volte che stavamo un po’ senza vederci.
Bruna entrò in casa , si tolse la giacca e si accomodò sul divano, mi chiesi se anche lei come me avesse davanti agli occhi le scene di quanto era accaduto proprio su quel divano , comunque la vidi disinvolta come se nulla fosse mai successo e io cercai di fare altrettanto. Mi disse che aveva appuntamento con un suo collega dello studio di architettura presso il quale lavora e che gli doveva consegnare dei bozzetti prima di rientrare allo studio dove doveva incontrare dei nuovi clienti.
Bruna mi mostrò i bozzetti e mi chiese un parere, Visto che si fida del mio gusto e spesso mi fa collaborare ad alcuni dei suoi progetti. Quindi li guardammo e discutemmo solo su cose di poco conto ma alla fine le feci i complimenti per il suo lavoro.
Poi cominciammo a parlare di altre cose , mi chiese di Stefano (il mio ex) e le risposi che ormai apparteneva al passato e che comunque per il momento non volevo avere storie serie.
Mentre la nostra conversazione proseguiva mi offrii di fare il caffè e Bruna accettò con piacere,.
Mentre ero in cucina che preparavo la caffettiera squillo il cellulare bruna , era marco ,l’uomo con il quale aveva appuntamento, bruna mi raggiunse coprì con una mano il cellulare e sottovoce mi chiese se poteva farlo salire , le feci cenno di si e lei gli diede l’indirizzo.
Dopo alcuni minuti suonò al citofono, le aprii e le dissi di salire al secondo piano, aprii la porta e quando arrivò lo feci accomodare lui mi disse che era sufficiente che Bruna gli desse i bozzetti e che non voleva disturbare, Bruna venne sull’uscio e convinse Marco ad entrare dicendogli che c’era il caffè pronto e che avrebbe avuto piacere che vedesse la casa di un’architetta mancata, Marco si lascio convincere ed entrò.
Venne il momento delle presentazioni , prendemmo il caffè chiacchierammo e Bruna insistete perché le facessi visitare la casa, cominciammo dal soggiorno, la cucina le feci visitare anche il mio studio che si trova in un’area soppalcata ,lui si dimostrava entusiasta e mi faceva un sacco di complimenti.
All’improvviso bruna vide il grosso orologio che ho nello studio e si accorse che era in tremendo ritardo all’appuntamento con i nuovi clienti, si scusò e scappò di corsa lasciandomi sola con Marco ,il quale si dimostrò persona discreta ,mi disse che avrebbe tolto il disturbo e che sarebbe tonato un altro giorno con bruna a vedere il resto della casa, ma io a quel punto insistetti perche restasse in fondo alla fine del “tour “mancavano solo due stanze, lui accettò, le feci vedere il bagno e lui mi fece ancora i complimenti e volle assolutamente visitare anche la mia camera da letto che Bruna gli aveva descritto come la stanza più bella della casa, quindi lo guidai verso l’ultima stanza rimasta e aprendo la porta mi scusai in anticipo per il disordine lui si guardò intorno e ebbe da farmi solo complimenti per il buon gusto con il quale è stata arredata, poi si recò accanto al basso letto, semi disfatto, si chinò leggermente e con una mano sfiorò un paio di mutandine che si trovavano ai piedi, e sospirando esclamò –beh se il disordine è questo !....... e’ proprio un bel disordine…..
Io sorrisi imbarazzata e poi godetti di tutti i complimenti che seguirono che ora erano rivolti anche a me e non solo come arredatrice , col suo modo garbato mi disse che la mia casa era bella perche è stata pensata da una persona bella, e che comunque la mia casa perderebbe spirito se fosse abitata da qualcuno che non fossi io. Ancora una volta si chinò afferrò le mutandine di pizzo e disse –anche il tuo disordine …… non solo è bello, è tremendamente eccitante.
Alla parola eccitante non potei fare ameno di lanciare un’occhiata alla sua patta dei pantaloni , lui se ne accorse e capì che poteva osare,si avvicino a me che cominciavo ad avere il fiato corto e mi disse che aveva ammirato con estrema perizia e attenzione tutte le cose belle di casa mia e per ultima voleva ammirare ,con la stessa perizia e attenzione me che ero la cosa più bella, detto questo mi invitò con un gesto a compiere alcuni giri su me stessa , io obbedii con non poco imbarazzo, quando ad un tratto, mentre gli davo le spalle lui fermò la mia giravolta afferrandomi per i fianchi, mi solevo come se fossi stata di gommapiuma e mi posò sul letto ,lo sentii allentare la presa e mi voltai verso di lui che si chinò a sfilarmi le ciabattine , lo lasciai fare, a questo punto lui mi disse- ecco ora va meglio e mi invitò a continuare le giravolte , ancora una volta mi arrestò con le sue mani quando gli diedi le spalle ma ora mi afferrò le gambe all’altezza del bordo della gonna , con i minioli sentivo che mi sfiorava la pelle stette in silenzio e mi diede il tempo di reagire , poi osò ancora e lasciò scivolare le mani fino ad avere pieno contatto con la mia pelle appena sopra le mie ginocchia , io immaginavo la sua prossima mossa e dovetti decidere se sottrarmi o lasciare che lui compisse il prossimo passo che sarebbe stato ancora più audace, l’istinto mi suggerì di lasciarlo fare, infondo se l’avessi fermato ,lui che sino a quel punto si era dimostrato persona per bene avrebbe rinunciato scusandosi per l’accaduto,lasciandomi sola eccitata e con la certezza che non si sarebbe più fatto vivo, e poi….. si trattava sempre di un amico e socio in affari di Bruna…. Certo per me era uno sconosciuto ma è anche vero che proprio per questo la situazione era ancora più eccitante e poi… proprio ciò che era accaduto con Bruna mi aveva insegnato che solo vincendo paure e pregiudizi si ottengono i risultati migliori.
Quindi aspettai trepidante la sua successiva mossa che non tardò ad arrivare, risalì con le mani faccendone scorrere sotto la gonna ,massaggiandomi la pelle e complimentandosi per quanto era liscia. Il suo massaggio ebbe il potere di farmi bagnare, ricordai cosa provai quando ebbi tra le mani il dono di bruna,stavo vivendo una situazione simile, ancora una volta ero in balia di una persona che da li a poco mi avrebbe donato piacere, anche questa volta attesi gli eventi.
Ad un certo punto sentii le sue mani risalire ancora di più, sino all’elastico delle mutandine dove le sue dita si fecero strada , poi lentamente ridiscese. Le mutandine seguirono le sue mani, rimanendo arrotolate appena sotto la mia fighetta fradicia dal desiderio. Lui continuo il suo massaggio su i miei fianchi alzandomi la gonna e io intuivo che stesse ammirando le mie chiappe nude,poi portò la sua mano destra in mezzo le mie gambe massaggiandomi l’interno della coscia sinistra, lentamente risali sin dove le cosce erano umide , scoprendo la mia eccitazione, sentii la sua mano farsi più sicura , avanzando verso la mia intimità,mentre la sua mano sinistra era salita a palparmi il seno il suo pollice si fece strada dentro di me e cominciò un movimento rotatorio, col le ginocchia molli dall’emozione mi chinai leggermente per strusciare il mio sesso contro la sua mano che dopo alcuni istanti sentii ridiscendere trascinando le mutandine all’altezza delle caviglie.
Quando risali con la mano fece in modo che il dito indice strusciasse contro la mia fessura mentre con il pollice questa volta sollecitava il mio buchino e questo mi fece perdere la testa , mi piegai leggermente in avanti e lui capì che stava toccando il tasto giusto.
Ancora una volta scese con la mano , mi afferrò la caviglia e fece in modo che alzassi il piede per liberarmi delle mutandine,nel contempo mi fece divaricare le gambe , smise di giocare con i miei seni e sentii le sue mani sollevarmi la gonna per poi palpeggiare le mie chiappe , di tanto in tanto sentivo tirarsi la pelle intorno il forellino del culo sapendo che lui lo stava ammirando , questo mi eccitava moltissimo.
Fui colta dall’ansia, sapevo che alle mie spalle c’era un uomo che da li a poco mi avrebbe posseduta ma non sapevo se avrebbe soddisfatto la mia segreta voglia.
Le mie gambe tremavano e le sentivo molli, mi lasciai cadere in avanti inginocchiandomi ma tenendo il culetto ben alto di modo che lui potesse continuare il suo lavoro.
Ci fu un attimo di tregua e immaginai che si stesse liberando dei vestiti, infatti sentii il rumore delle sue scarpe sul pavimento , fece presto e in un attimo lo ebbi addosso mi sentii avvolta dalla sua pelle,mi baciò il collo e io girai il capo per cercare la sua lingua con la mia,lui avanzo per rendere più facile il nostro gioco di lingue e sentii il suo sesso strusciare sulle mie chiappe ,era molto eccitato, con una mano andai alla sua ricerca e quando lo afferrai mi resi conto delle sue dimensioni, era di gran lunga il cazzo più grosso che mi fosse capitato. e la cosa non mi rese particolarmente felice visto che al’inizio di questa storia il mio obbiettivo era quello di provarlo nel culetto…..
Comunque mentre continuavamo a baciarci io cominciai a masturbarlo e lui con il bacino cominciò a seguire il movimento ,mentre sentivo che si induriva sempre di più lui si scosto e dovetti abbandonare la presa, non feci in tempo a cambiare posizione che sentii la sua lingua leccare le mie chiappe mentre con una mano prese a giocare con la mia fighetta fradicia dopo pochi istanti volle che mi voltassi, eseguii mettendomi supina e lui prese a leccarmi come nessuno aveva saputo fare il gioco si protrasse per alcuni minuti, io godevo per come venivo leccata ma anche perchè a farlo era uno sconosciuto e questo rendeva tutto più eccitante.
Quando ebbe finito di leccarmi si mise in ginocchio ,mi porse una mano che io afferrai, mi aiutò ad alzare la schiena e quando fui seduta indietreggiò, con un piede scese dal letto, rimase dinanzi a me in posizione eretta, era chiaro che voleva contraccambiassi il suo lavoro di bocca.
Mi misi in ginocchio davanti a lui che appoggiandomi una mano sulla nuca mi invitò ad avanzare ancora un po’,restando in ginocchio feci ancora un piccolo passo in avanti e mi trovai a pochi cm dal suo sesso scappellato ora potevo sentirne l’odore, afferrai quel’arnese con una mano e lo masturbai per alcuni istanti poi avvicinai la lingua alla sua cappella e timidamente cominciai a leccarla, quando con la mano abbassai leggermente la dura asta vidi uscire una piccola lacrima del suo seme , leccando me la portai alla bocca e ne gustai il sapore, era buono e all’improvviso mi trovai a pompare come una forsennata ,era bellissimo sentire il suo cazzo riempirmi la bocca e scivolare sino la gola di tanto intanto lo facevo uscire per ammirarlo e leccarlo per tutta la su lunghezza , lui ansimava, sembrava apprezzare il mio lavoro di bocca ma ad un certo punto mi chiese di smettere perchè mi voleva scopare, mi distesi ancora e aspettai a gambe larghe ,lui fece presto ad essermi addosso ,si posiziono davanti a me tra le cosce, con la mano strusciò la cappella sulla mia fessura quanto basta per frasi strada e all’improvviso eccolo entrare, da prima avvertii solo al sua larghezza ma quando cominciò a pompare sul serio godetti anche di tutti i suoi cm in lunghezza, lui mi scopò per bene e io godetti come una matta all’improvviso rallentò e mi chiese se prendevo la pillola, io le risposi che era meglio non rischiare, a questo punto lui si sfilò e cominciò a lavorarmi con la mano, mi baciò ,mi leccò i capezzoli le sue mani erano ovunque, in quel turbinio disordinato anche io mi diedi da fare e ora le mie mani, ora la mia bocca godevano della sua incredibile mazza, ci trovammo a fare un 69 quando lui con un dito cominciò ad esplorare il mio ano, questa cosa mi fece impazzire , mollai la presa che stavo esercitando sul suo cazzo e puntando entrambe le mani sul letto ,indietreggiai con le chiappe , sentii il dito entrare e cominciai ad ansimare , lui capì cosa mi piace e volle cambiare posizione, in qualche modo scivolò via da sotto di me che rimasi a carponi, si posizionò dietro e dopo avermi lubrificata con la saliva puntò il cazzo sul mio sfintere, sentii che faticava a farlo entrare malgrado io cercassi in tutti i modi di agevolare la penetrazione ma la sua cappella è veramente grossa, lui sembra rassegnato e fece scivolare il suo sesso ancora una volta nella mia fighetta , compì pompate lente, poi lo estrasse e lo ripuntò sul mio buchino, nella mia testa pensai ai momenti vissuti con Bruna , allungai il braccio e recuperai tre cuscini che posizionai sotto la mia pancia, appoggiai la testa sul materasso e portai le mani ad allargarmi le chiappe, ancora una volta lui puntò il suo cazzo che fradicio dei miei umori ora sembra farsi strada , sentii la sua cappella vincere la resistenza del mio buco e finalmente entrare molto lentamente lui iniziò il lavoro di bacino cercando di avanzare dentro di me ,ad ogni piccolo colpo lo sentivo entrare sempre un po’ di più, quello che provai era indescrivibile avevo il culo pieno di un cazzo che sembrava
non finire mai, l’inculata andò avanti per alcuni minuti,quando all’improvviso il mio amante si fermò sentii il suo cazzo pulsare dentro di me,intuii che stava per venire, infatti avvertii un caldo fiotto pervadermi l’intestino, alle mie spalle l’uomo ansimò con le mani mi afferrò le chiappe e le strinse forte,poi lo sentii soffiare, restò dentro di me poi lo sentii indietreggiare ,io immaginai che fosse tutto finito, ma non fù così perché ricominciò il suo movimento, lentamente sentii che riprendeva vigore , incredibilmente riuscì a trattenere l’orgasmo, quindi il fiotto di sborra che gli era sfuggito funse da lubrificante, il mio culo sembrava essersi dilatato,e lui continuò ad incularmi, fece uscire l’arnese, poi lo puntò ancora e con una sola spinta lo affondò nuovamente dentro di me, questo venne ripetuto alcune volte e ogni volta urlai di piacere, sentii di nuovo la sua cappella pulsare dentro di me e questa volta anche lui capì che non si poteva più trattenere quindi accelerò il ritmo con il quale mi stava possedendo, ancora una volta uscì da me mi assestò l’ultimo colpo che sembrava non finire mai , lo sentii avanzare liscio senza sosta lungo e teso fin dove poteva arrivare, “sino ai coglioni” per fermarsi a riversare dentro di me tutto il liquido, forti fiotti caldi pervasero le mie viscere ,quindi lui fece scorrere ancora alcune volte il suo cazzo avanti e indietro e poi lo estrasse dalle mie carni, io rimasi alla pecorina con i cuscini sotto la pancia, ero sfinita, quando riaprii gli occhi mi trovai quella stupenda mazza gironzolare sotto il mio naso ,l’afferrai e avidamente la ripulii , con due dita praticai una sorta di mungitura per fare uscire la sborra residua,con la lingua la raccolsi, poi la spalmai sulle labbra , sotto il palato e in fine la inghiottii scoprendo che mi piaceva e mi rammaricai che non mi fosse venuto in bocca, allora scesi con la mano a raccogliere quanta più sborra riuscii a fare uscire dal mio buchino e me la portai alle labbra gustandola a lungo prima di ingoiarla.
Ci sdraiammo uno accanto l’altra scambiandoci teneri baci affettuose carezze che col passare del tempo si fecero sempre più audaci le sue mani ripresero a giocare con i miei seni e a rovistare tra le mie cosce, mentre le mie andarono a cercare il suo sesso che cominciava a dare segni di ripresa, lo segai per alcuni minuti e quando lo sentii duro non seppi trattenermi dal scivolare con la bocca verso di lui lo leccai e ne apprezzai il gusto e l’eccitante odore che emanava , non seppi resistere e cominciai una spudorata pompa di gratitudine per il piacere che mi aveva procurato, promisi a me stessa che sarei andata sino in fondo e che avrei bevuto tutto il suo succo, di tanto in tanto mentre il mio lavoro di mano e di bocca continuava giocavo a raccogliere con la lingua i rivoli e bave che secerneva , sin quando all’improvviso non lo sentii irrigidirsi e con il bacino seguire i miei movimenti,allora cominciai a velocizzare il movimento della mano e a bocca aperta aspettai la seconda eruzione , quando venne il primo schizzo mi colpì in pieno volto e i successivi li indirizzai dritti in bocca, continuai la pompa sino l’ultima goccia che ingoiai avidamente ,poi aiutandomi con la sua cappella andai a raccogliere anche i residui che mi imbrattavano il viso, lui gemeva di piacere e io scoprii che è possibile godere anche con la bocca.
Ancora una volta ci sdraiammo avvinghiati poi la stanchezza ebbe la meglio e ci addormentammo, quando mi risvegliai lui non era più accanto a me ma ebbe cura di coprirmi con la coperta, scesi dal letto e confusa mi diressi dove aveva posato i bozzetti che bruna gli aveva consegnato, al loro posto trovai un biglietto con su scritto : grazie per avermi stupito, è stato bello… a presto Marco.
Quanto sin qui narrato è realmente accaduto ma la storia continua……. Infatti questo fu solo il preludio a ciò che mi cambiò definitivamente la vita e contribuì a farmi diventare la donna che sono oggi.
A presto Alessia.

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20/02/2013 16:01

rodrigo

Alessia complimenti ben scritto, finalmente una donna che non ha paura di seguire i propri istinti, fortunato e bravo Marco

12/02/2013 23:01

cornelio

complimenti è veramente una bella storia. Auguri per la vita e continua a . . . . . fare del bene e . . . che il signore ti benedica.

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