• Pubblicata il
  • Autore: DOTT. MAURO
  • Categoria: Racconti etero
LA GIGANTOMASTIA (SENO TROPPO GRANDE) – parte due - Taranto Trasgressiva

LA GIGANTOMASTIA (SENO TROPPO GRANDE) – parte due - Taranto Trasgressiva

Diagnosi
Il medico sottopone la paziente a domande sulla sua storia medica e familiare, ed esegue un esame fisico. Potrebbero essere poste domande su:
- dimensioni del seno
- altri sintomi
- data della prima mestruazione
- tutti i farmaci assunti di recente
- eventuali gravidanze in corso o pregresse.

Trattamenti
Non esistono trattamenti standard per la gigantomastia. Viene generalmente trattata caso per caso e le cure mirano innanzitutto a trattare eventuali infezioni, ulcere, dolori ed altre complicazioni. 

Chirurgia
La chirurgia per ridurre le dimensioni del seno è chiamata mastoplastica riduttiva. Durante l'intervento, un chirurgo plastico riduce la quantità di tessuto mammario, rimuove la pelle in eccesso e riposiziona il capezzolo e la pelle scura attorno ad esso. L'intervento dura alcune ore e potrebbe essere necessario rimanere in ospedale per una notte dopo l'operazione.
Se il soggetto è in stato interessante, potrebbe dover aspettare fino al termine dell'allattamento per l'intervento di riduzione del seno. Se invece è una adolescente, il medico potrebbe consigliare di aspettare il completamento della pubertà prima di eseguire l'intervento al fine di evitare recidive.
Un altro tipo di chirurgia, noto come mastectomia, ha un tasso molto più basso di recidiva, però comporta la rimozione di tutto il tessuto mammario e l'impianto di protesi mammarie. Tuttavia, la mastectomia e gli impianti potrebbero non essere la migliore opzione di trattamento a causa del rischio di complicanze. Inoltre, la maggior parte delle donne non sarà più in grado di allattare dopo una doppia mastectomia. Sarete voi ed il vostro medico (o senologo) di fiducia a scegliere trai rischi ed i benefici di ogni tipo di intervento chirurgico.

Farmaci
Prima o dopo un intervento chirurgico di riduzione del seno, il medico potrebbe prescrivere farmaci per aiutare a fermare la crescita del seno. Tra questi: tamoxifene, medrossiprogesterone, bromocriptina, danazolo. Tuttavia, l'efficacia di questi farmaci nel trattamento della gigantomastia è variabile e sono necessarie ulteriori ricerche.

Complicazioni
L'allargamento estremo e l'eccesso di peso del seno possono causare complicazioni fisiche, tra cui:
- allungamento eccessivo della pelle
- eruzioni cutanee sotto il seno
- ulcere
- dolore al collo, alle spalle ed alla schiena
- mal di testa
- asimmetria mammaria (un seno è più grande dell'altro)
- danno nervoso temporaneo o permanente (in particolare il quarto, quinto o sesto nervo intercostale) con conseguente perdita della sensazione del capezzolo
- difficoltà a praticare sport o esercizio fisico, obesità.
Inoltre, un seno troppo grande può causare problemi psicologici, emotivi e sociali. Per esempio, le adolescenti possono essere molestate o imbarazzate a scuola. Con conseguente sviluppo di depressione, ansia, problemi di immagine corporea, evitamento di attività sociali.
Nelle donne in gravidanza o nelle donne che hanno appena partorito, la gigantomastia può provocare scarsa crescita del feto, aborto spontaneo, mancanza dell'approvvigionamento di latte, infezione al seno, vesciche e ferite che possono diventare dolorose o infette, perché il neonato non può aggrapparsi in modo corretto.

Prospettive
Se non trattata, la gigantomastia può portare a problemi di postura ed alla schiena, che possono diventare fisicamente disabilitanti. Può anche causare pericolose infezioni, problemi psicologici e complicazioni nella gravidanza.

FINE

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